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di Mirco Battista

Le origini delle vie navigabili dei veneti
  La revisione del Piano Regolatore del Porto di Chioggia che l’ASPO ha avviato sotto la direzione del C.te Oscar Nalesso e la consulenza di un gruppo di lavoro coordinato dal dr. urb. Mirco Battista, nasce dalla necessità di ridefinire gli spazi per lo svolgimento dell’attività portuale nelle sue diverse componenti (porto peschereccio con annesso mercato ittico, porto commerciale, porto passeggeri, porto fluviale) ridisegnando, conseguentemente, l’assetto della rete viaria, gli ambiti operativi portuali, le aree adibite a insediamenti produttivi connessi all’attività portuale, le aree a parcheggio e i servizi per la sosta.
  Il Piano, pur prevedendo il completo trasferimento dell’attività commerciale in Val da Rio, conferma l’ambito portuale dell’isola dei Saloni che viene dedicata parte a porto passeggeri senza veicoli al seguito con relativa stazione passeggeri, parte a terminal per la navigazione interna urbana e lagunare con annessa area per lo stazionamento dei veicoli e, sulla testata, alla marittima, a porto peschereccio con annesso mercato ittico.

  Ai fini del massimo recupero degli spazi per l’attività commerciale in Val da Rio, viene prevista una diversa articolazione dell’assetto infrastrutturale e vengono individuate n. 6 aree funzionali, ovvero ambiti unitari composti da aree dotate di un fronte banchina, da spazi per lo stoccaggio delle merci all’aperto e al coperto e da un retro-banchina per la movimentazione e la sosta dei veicoli.
  All’esterno della cinta doganale vengono previste ampie aree di parcheggio di complessivi circa 50.000 mq, spazi per l’interscambio autoveicolo-autoveicolo, un’area per il rifornimento dei veicoli e un sito per l’attività ricettiva. La navigazione fluviale viene collocata a Val da Rio Sud alle spalle della cui banchina è prevista una vasta area per attività produttive.
  Val da Rio e Val da Rio sud necessitano però di realizzare una efficiente connessione tra loro per il Piano ha preso in considerazione il complesso di svincoli che caratterizzano l’accesso alla città prospettando, al suo posto, una ordinaria grande circonvallazione capace di consentire i collegamenti longitudinali e di distribuire il traffico sui diversi itinerari. La grande circonvallazione viene realizzata a livello campagna mentre il collegamento di Valdario con Valdario sud è reso possibile dal diverso significato che viene attribuito al ponte di accesso al Porto che così viene affidato alla diretta connessione tra i due ambiti portuali.
  Si conferma l’ambito portuale anche sull’Isola dei Cantieri ove, con lo spostamento del Mercato Ittico e delle imbarcazioni d’altura ai Saloni, è possibile destinare l’isola ad altre funzioni compatibili con la portualità. Si prevede infatti l’insediamento di una darsena per imbarcazioni da diporto e lo sviluppo di attività connesse alla cantieristica, alla manutenzione ed alla riparazione di tali natanti, indicazioni che, per una generale ristrutturazione funzionale dell’isola, dovranno essere recepite da un Piano Particolareggiato dell’’rea.