Il porto di Chioggia | Notizie ed eventi | Rivista Ufficiale | Seariver 2000 | Articolo 3


di Fortunato Guarnieri
Sindaco di Chioggia


  “Ci sono delle situazioni che, anche se non lo vogliamo, acquistano carattere rituale. Finiscono cioè per diventare scadenze di un calendario che ci obbliga a certe presenze. Non posso comprendere tra scadenze del genere quella del Barbotin d’oro. Una ricorrenza del genere –ricorda il sindaco Guarnieri- ha segnato quello che considero il mio vero esordio alla guida dell’Amministrazione comunale. Allora enunciai le linee programmatiche della mia amministrazione per la portualità di Chioggia: grande sviluppo dello scalo portuale, che doveva acquisire le necessarie strutture; grande sviluppo perché il porto ci appariva il passaggio obbligato per entrare nel sistema delle comunicazioni che contano, quelle tra il Nord ed il Sud dell’Europa, il cosiddetto Corridoio adriatico”.
  Guarnieri ricorda una delle tappe più importanti di questo percorso. Val da Rio, il nuovo porto che sta crescendo a vista d’occhio, è stato dotato da più d’un anno del collegamento con la ferrovia. Una condizione, a detta degli esperti, che ha fatto di Val da Rio finalmente un porto vero e proprio. “Per quel collegamento –ricorda il sindaco di Chioggia- io ho firmato la necessaria variante. Il Comune ha poi erogato i fondi, tre miliardi, per l’acquisto dei terreni dove sono stati stesi i binari. A me è toccato poi di inaugurare la ferrovia e, recentemente, di verificare dai dati della movimentazione delle merci che proprio la ferrovia è l’elemento in più che sta alla base del decollo del porto di Chioggia”. Il Comune proprio in questi giorni è coinvolto dall’Aspo in un altro importante adempimento. L’Azienda speciale per il porto di Chioggia ha presentato un’ipotesi del piano regolatore portuale. Spetterà al Comune lavorare per integrare la programmazione dell’area portuale con quella generale.
  “Il nuovo piano –precisa Guarnieri- tiene conto di alcuni dati di fatto incontestabili: la programmazione precedente, quella denominata “Gottardo” dal nome del tecnico che l’ha elaborata, è stata superata dagli anni e da una serie di errori purtroppo compiuti da chi ha deciso nel passato l’uso del territorio comunale senza la guida di un programma generale”. L’area che avrebbe dovuto essere attribuita alla funzione portuale è stata in parte dedicata ad altri usi. Il depuratore fognario è un impianto che sottrae, per la posizione in cui si trova, area al porto e rappresenta inoltre un pugno nell’occhio di chiunque arrivi a Chioggia. “Ora bisogna porre rimedio a guasti del genere –sostiene il sindaco -. Lo si sta facendo col nuovo piano regolatore del porto che prevede di assegnare al suo sviluppo e a quello delle attività di supporto l’area di Val da Rio sud. Una scelta del genere comporta di disegnare una nuova viabilità che distingua il traffico della movimentazione portuale da quello diretto a Chioggia e che utilizza l’attuale tracciato della strada Romea”. Il Comune, poiché lo prevede il piano regolatore del porto, è poi impegnato anche in un’altra impresa: la bonifica della vecchia discarica di Val da Rio. “Per raggiungere direttamente due risultati –precisa Guarnieri - Da una parte avremo un’area importante da destinare alla realizzazione di nuove banchine; dall’altra risolveremo con l’intervento di chi, penso alla Regione e al Magistrato alle Acque, è interessato all’opera, un grosso problema di carattere ambientale. I fondi necessari per la realizzazione di questo programma sono di fatto disponibili”.
  Il Comune di Chioggia ha puntato sullo sviluppo della portualità – “i dati –sostiene il sindaco- ci stanno dando ragione” - in un’ottica che vuole il porto come uno degli elementi di un sistema economico integrato, che deve riuscire ad armonizzare tutte le potenzialità del territorio. “Il porto – conclude il sindaco di Chioggia- è, come si ricava dall’etimologia del termine, una porta verso l’interno e verso l’esterno. Il nostro porto ci candida ad elemento di grosso rilievo per la movimentazione per ora delle merci, più avanti forse anche dei passeggeri, in un’area tra le più interessanti dell’intero Nord Est. Mi piace ricordare – aggiunge Guarnieri - anche un altro momento della mia esperienza amministrativa, che s’intreccia in modo straordinario con la recente storia del porto. Come sindaco della città ho ospitato il ministro dei trasporti, Tiziano Treu ed i rappresentanti delle Regioni interessate all’idrovia padana per la firma del protocollo e del piano di riparto delle risorse necessarie all’attivazione della navigazione interna. L’intervento che tutti hanno ritenuto prioritario è la ricalibratura della via d’acqua Po- Brondolo. Val da Rio aspetta questo intervento destinato a dare spessore al porto e al terminal quale ora è difficile definire. La città, la sua economia, la disoccupazione esistente hanno sicuramente bisogno di una valvola di sfogo potente. La portualità ce la può garantire. Il lavoro che l’Aspo ha fatto finora, credo di poterlo affermare nella mia qualità di componente il Direttivo aziendale, è di altissimo livello. Ottenere tanti finanziamenti come quelli fin qui destinati al porto di Chioggia ed impegnarli in tanti interventi e in un tempo relativamente molto breve non è certo impresa da tutti e di tutti i giorni”.