Il porto di Chioggia | Notizie ed eventi | Rivista Ufficiale | Seariver 2000 | Articolo 4


Giancarlo Galan
Presidente Giunta Regione Veneto


  “Il porto di Chioggia è una creatura delle Regione Veneto. Lo abbiamo visto nascere, prima ancora ne abbiamo seguito la difficile gestazione ed ora abbiamo la soddisfazione di vederlo crescere”. Non è una soddisfazione di tutti i giorni poter iscrivere la realizzazione di un’importante infrastruttura tra quelle cui si è dato un importante contributo. Il presidente della Giunta regionale, Giancarlo Galan, questo lo sa molto bene. In Regione ci sono gli atti che provano la continua attenzione verso il porto di Chioggia. Gli interventi episodici come sono stati quelli di finanziamenti destinati al potenziamento del parco mezzi del porto, ma anche quelli di sostanza che sono serviti a dare al porto le strutture di cui aveva bisogno e che sono ora banchine, piazzali, magazzini, ferrovia, fondali via via adeguati al cabotaggio adriatico
  “ Se fossi chioggiotto, e non nascondo che mi piacerebbe esserlo –prosegue il Presidente Galan- mi sentirei oggi molto più sicuro di qualche anno fa. La Regione sta lavorando ad un piano di notevoli proporzioni e di lungo periodo che realizzerà una maglia in grado di risolvere il problema dell’isolamento della città lagunare conferendole possibilità che ora si fa fatica anche a concepire . Da una parte un forte collegamento con Padova, non solo ferroviario, dall’altra la Romea commerciale ed un’altra grande autostrada, l’Adriatico, così la considera ormai l’Unione europea. Uno dei caselli di questa singolare ma trafficatissima autostrada è proprio il porto di Chioggia”.
  Il Piano regionale dei Trasporti fa del porto di Chioggia un elemento di interesse regionale per quanto riguarda la sua funzione di scalo marittimo; lo vede come elemento di dimensione nazionale invece in quanto terminal dell’idrovia padana, l’unico possibile asse di penetrazione nell’hinterland padano, il più sviluppato dell’intera nazione.
  La Regione Veneto guarda ora con attenzione massima al Po con l’intento di arrivare a renderlo stabilmente navigabile per tutto l’anno.
  “I programmi del porto di Chioggia, lo sviluppo che si progetta attraverso la redazione di un nuovo piano regolatore portuale seguiranno ormai la prassi consolidata. La Regione –sottolinea Galan- se ci ha creduto fin qui, se ha scommesso su Chioggia quando tutto era praticamente da fare, ancora di più ci crede ora e crederà in futuro di fronte ai risultati. Il porto, queste sono le informazioni di cui dispongo, sta decollando. La produttività aumenta, le possibilità legate alla presenza delle ferrovia si fanno concrete. Sono nuovi traffici che arrivano, sono operatori che cominciano a prestare attenzione anche a questo scacchiere del nostro territorio che è destinato, ne sono sicuro, a risollevarsi vincendo problemi e superando vincoli che fin qui lo hanno frenato”
  Chioggia, la città ed il complesso delle attività produttive tra le quali spicca quella portuale, attende ora dalla Regione altre risposte. E’ partito in questi giorni il sistema regionale della metropolitana di superficie. Esistono, è ovvio, delle priorità. Chioggia non può certo sperare di essere tra le prime scelte. Ci sono tratte di grosso rilievo nella quali si concentrerà in un primo momento l’attenzione della Regione. Un intervento che tenga conto di Chioggia e del problema del suo isolamento arriverà verosimilmente tra qualche anno. C’è comunque da tener presente che Chioggia conta più sul trasporto delle merci che su quello dei passeggeri cui è destinata la metropolitana leggera. Però quando ci sono i binari e si pensa ad una razionalizzazione degli impianti e dei costi di gestione, ci sono tante possibili nicchie che potrebbero essere utilmente riempite proprio dal trasporto delle merci.
  La Regione comunque può sollecitare la soluzione di altri problemi. Tra questi quello dell’inizio dei lavori per la ricalibratura della via d’acqua Po- Brondolo, che segnerà l’inizio a tutti gli effetti della idrovia italiana. Ora ne esiste solo un surrogato. Grande importanza per il porto di Chioggia avrebbe anche l’elettrificazione della tratta ferroviaria tra Verona e Rovigo. Ormai i treni in partenza dal porto di Chioggia sono sempre più frequenti. La possibilità di un tipo di trasporto rapido, l’entrata immediata nelle vie principali di tale trasporto sono elementi indispensabili per lo sviluppo del porto.
  Ancora . La Regione ha dato vita nella passata tornata ad un progetto di valenza altissima soprattutto per l’area di Chioggia, per il Piovese e per la stessa Padova. “C’è un incarico di progettazione –ricorda il Presidente Galan- per la tratta tra Piove di Sacco e Chioggia della ferrovia che deve congiungere Padova alla città di Chioggia. Siamo, ripeto, alla fase del progetto, ma non siamo stati fermi come non siamo stati fermi per il porto. Abbiamo di fronte possibilità di grande sviluppo proprio per il porto di Chioggia che potrà collegarsi dapprima con l’interporto di Rovigo e poi con quello molto più importante di Padova. Il collegamento non è un’utopia. Lo sento spesso indicare dagli operatori come una necessità per mettere in sinergie le possibilità interportuali con quelle di una scalo marittimo in grado tra l’altro di regolare i traffici della navigazione interna. Un complesso intermodale di prim’ordine dal quale la Regione, finchè il lavoro e l’imprenditorialità verranno apprezzati come noi facciamo, non distoglierà un attimo la propria attenzione. Di questo Chioggia, la sua amministrazione, gli imprenditori, chi lavora allo sviluppo del porto hanno da me, proprio nel momento in cui si festeggia un protagonista dello sviluppo del porto, la più ampia garanzia”.