Il porto di Chioggia | Notizie ed eventi | Rivista Ufficiale | Seariver 2000 | Articolo 5


di Luigino Busatto
Presidente Provincia di Venezia


  L’interesse col quale la Provincia di Venezia segue le vicende del porto di Chioggia è genuino e non nasce certo da scelte tattiche o politiche. Il presidente Luigino Busatto è tanto esplicito in proposito da togliere qualsiasi dubbio sulla saldezza dell’assunto e sullo spessore di una scelta che è connaturata ad un programma che ha per scopo preciso il recupero ed il decollo dell’area meridionale della provincia di Venezia. “Il Veneto –sostiene Busatto- ha bisogno del porto di Chioggia! Non è un’affermazione di principio –prosegue il Presidente della Provincia- ma una direttiva programmatica che da tempo la Provincia sostiene. Siamo convinti che lo scalo clodiense possa e debba essere un punto di riferimento per lo sviluppo di una vasta area regionale”. Il porto di Chioggia infatti rappresenta la porta principale del sistema di navigazione interna, quella che fa del Veneto una cerniera fondamentale nella movimentazione delle merci in tutto il Nord Est raccordandolo con i più importanti centri produttivi della valle Padana, l’area a maggior concentrazione industriale di tutta Italia.
  Il porto di Chioggia, come punto di raccordo tra cabotaggio e navigazione interna acquisisce una singolarità che nessun altro scalo tra quelli esistenti può vantare. Non è questo il caso, certo, di aprire una polemica che ha come elemento di confronto Porto Levante.
  Toccherà agli operatori come toccherà all’Ente pubblico in relazione ai costi di gestione dei singoli scali portuali scegliere quali scali vanno attivati e dove va incentivata l’attività. Se non c’è luogo ad una polemica con Porto Levante, tanto meno c’è per un confronto che metta di fronte il porto di Venezia con quello di Chioggia. “Non credo necessario o utile riaprire vecchie dispute –argomenta Busatto- sulla competizione o meno con il porto di Venezia, sulla concorrenza o sulla complementarietà. Mi pare che di quel dibattito –prosegue il Presidente della Provincia- gli ultimi anni abbiano fatto giustizia e che nei fatti le opportunità di sviluppo abbiano disegnato per il Porto di Chioggia una prospettiva di crescita realistica ed un ruolo concreto per lo sviluppo economico di un hinterland che va oltre gli stessi confini della provincia. E’ da questa premessa che dobbiamo cominciare a lavorare”.
  La Provincia di Venezia ha sempre creduto nello sviluppo del porto di Chioggia. La dimostrazione è negli atti concreti, nei provvedimenti e nei finanziamenti che poi li hanno accompagnati. Tra gli altri va ricordato l’investimento fatto a tempo di record per accedere ai fondi comunitari e realizzare la tratta ferroviaria di connessione dello scalo marittimo con la rete nazionale. Se Chioggia ha un porto, un vero porto, lo deve certamente alla ferrovia. Una concreta prospettiva di sviluppo dello scalo commerciale dipende solo dalla possibilità di interconnettere il cabotaggio al trasporto su ferro, che non ha pari in fatto di convenienza. Gli operatori lo stanno dimostrando. A proposito della ferrovia la Provincia rivendica, e a ragione, “un ruolo propulsivo che si è dimostrato utile e di grande prospettiva”.
  Il ruolo della Provincia non si è limitato in questi anni ad interventi mirati sul porto. Ha considerato i bisogni dell’intero territorio comunale ed inoltre del comprensorio che comprende anche Cavarzere e Cona avviando una profonda riflessione sui problemi della mobilità e della viabilità. Il porto ha bisogno di una rete di sostegno senza della quale anche le strutture più moderne finiscono per naufragare. C’è il problema della Romea, un’arteria ormai dichiaratamente insufficiente cui serve una valida alternativa. Ed ecco, da parte della Provincia, l’appalto dei lavori per il ponte sul Mandracchio, opera indispensabile per la connessione di Val da Rio all’asse nazionale della Romea.
  “Nel ricordare queste due opere –afferma Busatto- che per la Provincia hanno rappresentato un investimento di considerevole entità, voglio solo sottolineare come la nostra attenzione per il porto di Chioggia sia concreta e puntuale, frutto di una convinzione maturata e profonda di quanto questa realtà abbia importanza per il territorio”. L’andamento dei traffici portuali, l’impulso che il porto sta registrando nel nuovo scalo di Val da Rio, servito finalmente dalla ferrovia, dimostrano che la Provincia ha visto giusto quando ha scelto, il porto di Chioggia tra molti possibili obiettivi su cui puntare . “Voglio esprimere allora il mio auspicio –conclude il Presidente Busatto- che la realtà portuale trovi sempre maggior impulso, sotto il profilo organizzativo come per quello produttivo, e che sempre più l’intera città ne colga la straordinaria valenza per lo sviluppo esaltando quell’imprenditorialità locale che attorno al porto ha ulteriori possibilità di ampliamento. Va in questa direzione il contributo che come Provincia forniamo alla costruzione di un ‘piano portuale’ che concretizzi le potenzialità di sviluppo del porto di Chioggia”.